
Benvenuti nella seconda tappa del nostro viaggio terrificate, oggi vi porto in Corea. Se avete perso la prima fermata dell’itinerario potete recuperarlo proprio qui.
Alla fine delle storie paurose arriverà il terrore vero: cioè consigli per l’esame di cinese e il vostro futuro da laureati, quindi leggete con attenzione e distinguete, se ci riuscite la finzione dalla verità.
Accendete una candela, trovate la vostra NOOK vicino una finestra piovosa e tenetevi accanto una tazza fumante di orzo con miele e limone o cannella. Si parte.
SECONDA FERMATA: COREA
C’è un eco-mostro (e fa già paura così) che fluttua abbandonato a circa 200km dalla costa di Pyongyang: la sua storia è lunga, lontana da dove è approdato, ma soprattutto triste. Il progetto del 1988 era quello di costruire un hotel di lusso galleggiante non distante dalla Sunshine Coast australiana con vista sulla barriera corallina, 7 piani, 5 stelle, un solo anno di attività. Come era prevedibile infatti, la natura non ha consentito la tranquilla esistenza di tale progetto, e a seguito di mareggiate, intemperie e normali andamenti ambientali, la struttura non ha resistito e i costi per gestirla erano davvero troppo elevati.
Così si è deciso di SPINGERLA VIA (wtf?!) e farla arrivare navigando solitaria nelle acque della Corea del Nord, che ne acquista il relitto per renderlo attrazione turistica. La cosa non funziona, perché i pochi turisti che si sono avventurati non hanno gradito l’esperienza, e hanno avuto la sensazione di essere “ospiti indesiderati”, come se la natura rigettasse il mostro e tutto ciò che contiene con ogni mezzo. Stando alle considerazioni dei pochi turisti, il luogo è tetro e incute un senso di angoscia e stare a bordo è come “essere abbracciati da un fantasma”.
Qualcuno ha dichiarato di aver veduto Jeoseung Saja (il messaggero dell’aldilà) e di aver per questo temuto di essere già morto, per poi risvegliarsi da una sorta di stato di trance solo sulla terra ferma: chi ha visitato l’hotel fluttuante dice di aver vissuto emozioni terrificanti legate alle profondità degli abissi. Una volta a bordo, sembrerebbe di entrare in un mondo parallelo, quasi trasognato al di sotto dello specchio d’acqua e non c’è la bellezza della barriera corallina ma solo la mano invisibile di Mul gwishin (il demone delle acque che ti trascina in fondo per mai fare ritorno) che stringe le caviglie dei malcapitati.
Oggi il Barrier Reef Floating Resort, rinominato The Floater in Corea è abbandonato in mare, offeso dalla natura e tristemente ostile verso chi intende violarlo.
Stanno arrivando iniziative per aiutarvi a superare gli esami di cinese, e ve ne parlo su qui su IG. Vi dirò i dettagli lunedì 31 ottobre insieme all’ultima fermata del nostro pauroso viaggio, e l’ho lasciata per ultima perché è la più tremenda: la Cina!
Gli articoli del mio blog sono accompagnati dalle illustrazioni e vignette delL’artista👨🏻🎨ROCCO COLUCCIA che darà vita all’universo sconclusionato degli spiedini stressati!
Intagliate le vostre zucche e preparatevi a tremare.
Con brividi d’affetto
串老师