
Già sento un leggero brusio di sottofondo, alcuni sussurrano ah però ha ragione! altri eh vabbè ognuno tira l’acqua al suo mulino; altri ancora oh mamma avrò chiuso il gas prima di uscire di casa?
Ai primi due posso raccontare qualcosa, i terzi sono quelli che sentiranno un’esplosione.
Questa domanda me la fanno in molti, e sempre. Al secondo posto delle domande più frequenti c’è “ah ma quindi non traduci verso il cinese?”: ho già raccontato più volte il concetto di deontologia applicato FINANCO alla professione del traduttore, sottolineando che tutte quelle grasse risate che ci facciamo leggendo le traduzioni fatte male sono figlie di quegli amici che ci seguono da casa e salutiamo con affetto (ciao amicy!) che si improvvisano traduttori. Non mi stancherò di parlare di questo quindi niente paura, ci ripasseremo sopra in futuro con l’asfaltatrice.
Ma torniamo al mestiere dell’insegnante di cinese. Mantenete la calma: per imparare il cinese vi serve un insegnante madrelingua italiano, e per perfezionarlo vi serve un insegnante madrelingua cinese. E così abbiamo mandato a nanna i followers bastian contrari. Naturalmente, e questo vale sempre, i miei pensieri scaturiscono dalla mia esperienza prima come studentessa e poi come professionista del settore ma sono comunque miei, ed è inutile sottolineare democraticamente che non amo mai generalizzare. Ma se state leggendo il mio blog, e vi fidate un pelo delle mie parole perché avete capito che non dico solo fregnacce, allora mi sento in dovere etico di aiutarvi nel vostro percorso di studi.
Tratto da storie vere e selezionato tra molti episodi.
La grammatica cinese spiegata in cinese:
Laoshi: “se l’azione è finita metti il LE”
Xuesheng: “ah da paura per fare il passato serve il LE”
Laoshi: “se è nel passato allora è finita”
La grammatica cinese spiegata in italiano:
Laoshi: “i verbi in cinese non si coniugano”
Xuesheng: “quindi il LE serve a fare il passato?”
Laoshi: “ti percuoto malamente”
Ed ecco qua che lo studente stressato comincia ad apprendere la sottile arte della grammatica cinese.
Lascia stà la pronuncia, lascia stà i modi di dire. ‘Che se mi nasci italiano, ce l’hai nel sangue la declinazione dei nomi e la coniugazione dei verbi: non posso contare quanti studenti, dalle superiori all’università, fino ai manager poliglotti, che davanti alla grammatica cinese si sono messi le mani nei capelli urlando disperati MA QUINDI COME FACCIO A CAPIRE SE I NOMI SONO PLURALI O SINGOLARI – E ALLORA CHE NE SO QUANDO SUCCEDE L’AZIONE?! MA NESSUNO PENSA AI BAMBINI?! …e giù a piangere a dirotto.
(No, dai anche meno. Però c’è stato del disappunto questo sì.)
Quando ho deciso di scrivere il Manuale definitivo di grammatica cinese per studenti stressati – Cinese per Pessimisti ho proprio pensato a tutti i miei studenti che negli anni hanno riportato problemi di comprensione, lacune o dubbi irrisolti legati proprio all’eccesso di zelo grammaticale derivato dalla propria lingua madre: l’italiano. Vi siete mai chiesti perché per i cinesi sia così difficile impararlo? Non concepiscono il concetto di condizionale, non concepiscono il congiuntivo, così come noi non concepiamo i toni nella pronuncia ma solo l’intonazione enfatica applicata all’intera frase. Ahò ma il mondo è bello perché è vario, se parlassimo una lingua franca uguale ovunque sarebbe un po’ noioso e anche quando hanno provato a crearla era un mix di tante lingue insieme quindi de che stamo a parlà, essù fate i bravi no?!
Allora in buona sostanza se sei alle prime armi avvaliti di due insegnanti, uno italiano (non un laureato in lingue, ma un insegnante qualificato) e uno cinese (non quello del negozio di casalinghi sotto casa, un insegnante vero).
Se vuoi perfezionare scegli un insegnante cinese. Se vuoi fare il grammar nazi e capire tutto scegli un italiano.
E quando hai capito che devi rassegnarti all’assenza di congiuntivi e sai come si prende un taxi in cinese, quello è il momento giusto per prendere ARMI E RITAGLI e partire alla scoperta della Cina!
Se non risiedi in Cina per abbastanza tempo da allisciarti i capelli senza capirne il motivo e diventare intollerante ai latticini, allora non imparerai mai il cinese.
Ah, non lo avevo detto prima?! Oops, dettagli.
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