
Avete già capito.
Sto parlando dei polpacci sfoggiati in estate, lisci e abbronzati, col tatuaggio in cinese.
Ora siccome siamo in odore di sessione non voglio angustiarvi con storie di ansia da esame, di studenti stressati, di cinese per pessimisti. (Se volete farlo da soli troverete i miei consigli QUI e anche QUI)
Voglio invece portarvi avanti di qualche mese, quando sarete al mare a fare un aperitivo sulla spiaggia in totale rilassatezza, alternando rosolatura lenta al sole a sessioni di gruppo di Macarena.
Il portatore insano di tatuaggio in cinese si aggira in spiaggia, al chiosco bar più alla moda, si nasconde perfino nella vostra comitiva.
Non dico che sia un insospettabile, probabilmente si riconosce da lontano. Ma quando siete lì a sorseggiare un fresco Spritz in allegria, parlando del più e del meno magari salta fuori il discorso università. E magari salta fuori che studiate cinese.
Il portatore insano di tatuaggio cinese (che da ora chiameremo PITc) non perderà questa ghiotta occasione.
Oh no, lui non si lascerà sfuggire certo l’opportunità di INTERROGARVI facendo bella mostra del polpaccetto.
AH STUDI CINESE?! E ALLORA DIMMI CHE C’È SCRITTO??? EH? LO SAAAIIIII???
Ed è come se vi vedessi già, come se fossi una mosca che osserva la scena sorvolando gioiosa. Volgendo gli occhi al cielo maledirete il momento in cui vi è saltato in mente di svelare il vostro segreto.
Perché ragazzi miei, quello è un segreto.
Che studiate cinese non lo deve sapere nessuno, che poi vi chiameranno le zie degli amici dei vostri genitori che hanno i nipoti che devono fare la tesina delle medie; poi vi chiamerà il figlio del macellaio di fiducia che ha bisogno di una traduzione, che la sa fare anche da solo però visto che i tuoi dicono che sei tanto bravo allora dagli una mano; poi vi contatterà qualcuno che ha un orto dietro casa e vuole vendere vino in Cina.
E voi con gli occhi al cielo penserete a 保罗 e 小雨 desiderando l’oblio.
Ma torniamo sulla spiaggia. Il sole tramonta sul mare e voi siete al momento della verità, gli scenari che si prospettano sono molteplici, ma per comodità nel riferimento a sliding doors descriverò i due più frequenti:
Door One.
PITc: DAI VEDIAMO SE SAI COSA CI HO SCRITTO SUL POLPACCIO
voi: beh dunque mica sono un dizionario, e poi a occhio e croce mi sembra scritto male, però dammi un attimo controllo sul pleco.
PITc: EEEEH VABBÈ COL DIZIONARIO SEMO BONI TUTTI (ah, sì? Dai fammi vedere…)
voi: dunque c’è scritto yilainaer. Ma in cinese non significa nulla.
PITc: MA CHE STAI A DÌ È IL NOME DELLA MI REGAZZA CE STA SCRITTO YLENIA COLL’ALFABETO CINESE.
voi: om mani padme hummm…
Door Two.
PITc: DAI VEDIAMO SE SAI COSA CI HO SCRITTO SUL POLPACCIO
voi: 麻婆豆腐*
*Il Mapo Doufu è un tipico piatto del Sichuan, una sorta di zuppa al tofu piccantissima e davvero, davvero “profumata”.
Panoramica sul tramonto: il sole ormai muore nel mare e la brezza estiva alla salsedine vi accarezza i capelli. Quello Spritz ve lo bevete alla goccia, con una lacrima leggera che vi solca il viso caldo.
Parte la colonna sonora: Paradise, Phoebe Cates.
“When I’m with you it’s paradise
No palace on earth could be so nice
Through the crystal waterfall
I hear you call
Just take my hand it’s paradise
You kiss me once
I’ll kiss you twice
And as I gaze into your eyes
I realize it’s paradise”
Guardate il PITc dritto negli occhi blu, lentamente ve ne andate facendo spallucce sussurrando un soave ‘O SAI CHE C’È…?!