
Cari Amici buonasera.
Eccoci con il consueto spazio dedicato alla vostra ansia. Nooo cioè a VOI.
Siamo in piena sessione d’esame; in piena emergenza sanitaria cinese con il Coronavirus; in pieni festeggiamenti per il capodanno Cinese -è l’anno del topo. Il bagaglio culturale si riempie a vista d’occhio e siamo talmente pieni che a breve esploderemo.
Ora, io so che vi state impegnando a non restare schiacciati da questo importante momento storico e che le vostre giovani vite nonostante tutto intravedono una luce alla fine del tunnel.
Il dubbio resta sempre se quella luce sia quella del sole, quindi l’uscita, o quella del treno che arriva inesorabile a spalmarvi.
Suvvia non siate negativi, posso assicurarvi che anche dopo svariati treni arriverà la luce del sole. Se l’esame di cinese non è andato adesso, sarà al prossimo appello. Dove avete sbagliato? Quali sono stati gli errori tecnici? O si trattava -vi strozzo- di errori di distrazione?
Andare a vedere il test non superato è sempre cruciale nel garantire il superamento all’appello successivo.
Se il vostro problema è di natura emotiva possiamo parlarne in modo del tutto anonimo sullo spazio IL VENTAGLIO, che vede condivisi e affrontati i vostri drammi interiori legati alla vita universitaria: scrivetemi e come spesso accade ne parleremo cercando di dare risposte, anche con contributi professionali per i più bisognosi.
Spesso comunque vi parlo anche delle gioie e dolori di chi invece supera alla prima botta l’esame e viene osannato da amici e parenti come il secchione di famiglia al grido di DAI CHE TU SEI BRAVO e potete leggerne proprio qui.
Ultimamente ho ricevuto molti contributi da parte vostra ispirati non solo da questo blog, che è lo strumento più intimo che ci lega, ma anche dalla mia rubrica STUDIARE IL CINESE – 学习汉语 sulla rivista mensile bilingue italiano-cinese Cina in Italia.
Dopo aver letto i miei consigli anche sulla rivista mi scrivete che a certe cose non avreste mai nemmeno pensato e mi chiedete di approfondire alcuni aspetti a cui invece non avrei mai pensato io!
Un esempio?
Nell’ultimo numero vi consiglio come organizzare il viaggio studio in Cina e tra i tanti consigli c’è anche la sezione su “cosa mettere in valigia”.
Ecco molti di voi sono studenti fuori sede e oltre a tutti i disagi che questo comporta, mi hanno illustrato la problematica del riuscire a viaggiare con un bagaglio a mano leggero.
Coglierò la sottile metafora e sebbene nella vita io sia quella che viaggia solo con lo zaino anche su rotte di molte miglia, in qualsiasi stagione e per tempi lunghi o brevi, nella vita professionale sono quella col trolley da 80 kg a quattro ruote motrici.
Lo avreste detto?
Come vi vedete da grandi, come quelli che si vede che hanno studiato tanto o quelli che “hey ma tu sei così colto eppure vivi alla leggera”?
Non mi stancherò mai di ripetere quel grande insegnamento che riempie più della metà del bagaglio di tutte, ma proprio tutte le persone.
L’umiltà.
La filosofia cinese ci insegna la modestia, e se davvero avete la passione per questa cultura millenaria, se davvero credete in quello che fate, e se siete proprio convinti che da grandi vorrete essere dei professionisti seri allora vi prego.
Fate come vi pare, portatevi un baule vittoriano o una borsetta a tracolla ma qualunque cosa sia riempitela per il 60% di quella bellissima cosa che è la modestia.
Perché è la giusta misura che mettiamo nelle cose che rivela la parte umana di noi, e fidatevi che qualunque cosa sia non occorre mai ostentarla.
Anche perché di solito vi sarà richiesto di riporre il vostro bagaglio a mano nella cappelliera, o sotto al sedile in front of you.
Buon volo!
Ps. dedicate un 5% dello spazio agli antistaminici.
No, dico davvero.
Love.