
Mi piace pensare che questo blog sia nato come un contenitore di curiosità, per poi diventare
come lo avete ribatezzato voi stessi un “blog motivazionale” per i miei adorati studenti stressati.
Se mi guardo indietro non posso fare altro che constatare quanto le vostre richieste d’aiuto
(spesso grida disumane) abbiamo dirottato il mio tragitto per portarmi qui dove siamo oggi, tutti insieme.
Conosco bene il mio pubblico, e per questo ho intitolato i miei manuali dedicati a chi mi segue
“Cinese per Pessimisti – Manuale definitivo di grammatica cinese per studenti stressati”.
Chi non lo conosce può sbirciare QUI.
Gli studenti che mi contattano sono spesso provati dalla durezza di un percorso universitario non
del tutto prevista, anzi quasi sempre inaspettata. Per questo sono animati da un latente
pessimismo cosmico che sfocia nel moderno movimento filosofico noto anche come MAI ‘NA GIOIA.
Così curo un blog per incoraggiarli e consigliarli; scrivo manuali per istruirli sul cinese e sulla vita;
indico concorsi e sondaggi social per conoscere i loro bisogni e poi cerco un modo per aiutarli.
Oggi no.
Mi rivolgerò invece agli studenti che una gioia l’hanno avuta, a quelli che alla fine l’hanno spuntata
e hanno superato l’esame di cinese!
AH MA CHE BRAVI!
Alla zia Chuan non importa che sia stata una botta di cülo, che vi siate ingegnati a copiare o che
ve lo siate meritato. L’esame di cinese superato è di fatto una gioia. Poi certo, vi troverete a dover
dimostrare la vostra preparazione in altre sedi, quindi superare l’esame non significa che
conosciate il cinese, ma questo sarà un problema del vostro “me stesso” del futuro.
Mettiamo il caso che voi siate studiosi e bravi. Che abbiate compreso i meandri della lingua e
padroneggiate l’astrusa fonetica. TU SEI BRAVO.
Inizia sempre così, con un ruffiano complimento, la richiesta di aiuto da parte di un amico o
parente.
FALLO TU CHE SEI BRAVO.
CHIEDO A TE CHE LO SAI.
DAI CHE TU CI METTI UN ATTIMO.
E in un lampo sarete subissati di richieste per colpa della vostra bravura. Vi sentirete oppressi da
queste continue dichiarazioni di fiducia e comincerete ad avere l’ansia che se non sarete bravi
sempre e in tutto, gli altri non vi considereranno più persone di valore come adesso.
Questi famosi altri si aspettano sempre il massimo da voi. Se prendete 28 all’esame vi chiedono come mai non è 30.
Ed ecco qua che lo studente che supera l’esame di cinese è ancora più stressato di quello che non
lo supera. Strano ma vero.
La pressione, l’ansia di non essere sempre all’altezza e il timore di deludere chi vi vede perfetti e
impeccabili saranno nemici peggiori del senso di inadeguatezza che illumina un esame non
superato.
Così le vostre richieste di aiuto sono spesso anche queste: “ho paura di rovinare la mia media”, “non posso prendere meno di…”.
Ricevo e leggo le vostre email, i vostri messaggi e le piccole
pergamene portate dai piccioni viaggiatori con sempre nuovo stupore.
I miei spiedini, voi, gli studenti che mi scrivono. Siete tutti uguali.
Chi vince e chi perde ai miei occhi è uno studente stressato.
Cambiano i motivi ma il risultato è lo stesso. Ad una gioia segue un’ansia, all’ansia segue lo stress.
Vi ho detto come prepararvi al meglio –cliccate QUI
Vi ho consigliato come recuperare le forze –cliccate QUA
Vi ho distratto con qualche pensiero leggero –cliccate QUAQUARAQUÀ
Vi ho perfino ammonito sul vostro futuro –cliccate QUACK
E ora quello che posso fare è continuare a dirvi il solito mantra: un voto non dice chi siete, non
dice se siete preparati nella materia, non dice se domani sarete professionisti credibili nel vostro lavoro.
Un voto è una piccola gioia, ma più di questo lo è sapere che quello che abbiamo studiato ci resterà in testa per sempre perché ci è piaciuto.
La gioia migliore è che abbiamo scelto di studiare qualcosa che amiamo, e nel farlo siamo diventati persone migliori.
Nessuno dice che sia un processo facile o rapido. Ma la meraviglia è proprio viverne ogni singolo momento: quando vinciamo e quando perdiamo.
Studente stressato, qualunque sia il motivo del tuo stress non dimenticare che il bene più prezioso che hai è la motivazione che ti ha spinto a studiare, puoi coltivarlo e farlo diventare il tuo bottino per il futuro!